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È stato confermato in questi giorni il primo caso di Blue Tongue a Città Sant’Angelo, la malattia virale che colpisce principalmente gli ovini e che, in alcuni casi, può risultare fatale per gli animali.
L’epidemia, già diffusa a livello nazionale, continua così a espandersi anche in Abruzzo, destando crescente preoccupazione tra gli allevatori locali.
L’annuncio ufficiale arriva dal Comune di Città Sant’Angelo, che ha voluto rassicurare la popolazione sottolineando come “la malattia non sia trasmissibile all’uomo”. Allo stesso tempo, l’amministrazione invita tutti gli allevatori del territorio a mantenere alta l’attenzione: “Monitorare costantemente i propri capi e isolare tempestivamente gli animali che presentano sintomi sospetti – come febbre, inappetenza o cianosi della lingua – è fondamentale per contenere il contagio”.
La Blue Tongue, trasmessa da insetti vettori come i Culicoidi, non si diffonde da animale a animale per contatto diretto, ma la sorveglianza sanitaria resta uno strumento essenziale per limitarne la diffusione e tutelare la salute del patrimonio zootecnico abruzzese.
L’epidemia, già diffusa a livello nazionale, continua così a espandersi anche in Abruzzo, destando crescente preoccupazione tra gli allevatori locali.
L’annuncio ufficiale arriva dal Comune di Città Sant’Angelo, che ha voluto rassicurare la popolazione sottolineando come “la malattia non sia trasmissibile all’uomo”. Allo stesso tempo, l’amministrazione invita tutti gli allevatori del territorio a mantenere alta l’attenzione: “Monitorare costantemente i propri capi e isolare tempestivamente gli animali che presentano sintomi sospetti – come febbre, inappetenza o cianosi della lingua – è fondamentale per contenere il contagio”.
La Blue Tongue, trasmessa da insetti vettori come i Culicoidi, non si diffonde da animale a animale per contatto diretto, ma la sorveglianza sanitaria resta uno strumento essenziale per limitarne la diffusione e tutelare la salute del patrimonio zootecnico abruzzese.