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La Guardia di Finanza di Popoli Terme ha concluso un’articolata attività ispettiva nei confronti di una società operante nel settore del commercio di carni, con sede nell’Alta Val Pescara. Le indagini, durate alcuni mesi, hanno portato alla luce una frode fiscale legata all’importazione e commercializzazione di carni estere, destinate principalmente al mercato campano, in particolare ad aziende dell’agro nocerino-sarnese.
Quattro persone sono state denunciate con l’accusa di aver emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo superiore ai due milioni di euro. A tali operazioni corrisponde un’evasione dell’IVA quantificata in circa 300 mila euro. È emersa inoltre l’omessa dichiarazione di ricavi per oltre un milione di euro da parte della società ispezionata.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, il meccanismo fraudolento prevedeva l’interposizione di società cartiere compiacenti – tra cui quella al centro dell’indagine – che permettevano alle aziende campane di acquistare la carne a prezzi fortemente ribassati. Queste società, a loro volta, non versavano le imposte dovute, contribuendo a creare un sistema di evasione diffuso e strutturato.
Le aziende coinvolte beneficiavano delle false fatturazioni per sottrarsi agli obblighi fiscali, alimentando un circuito illecito che ha generato gravi distorsioni nel mercato, penalizzando gli operatori onesti e alterando le regole della concorrenza.
Quattro persone sono state denunciate con l’accusa di aver emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo superiore ai due milioni di euro. A tali operazioni corrisponde un’evasione dell’IVA quantificata in circa 300 mila euro. È emersa inoltre l’omessa dichiarazione di ricavi per oltre un milione di euro da parte della società ispezionata.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, il meccanismo fraudolento prevedeva l’interposizione di società cartiere compiacenti – tra cui quella al centro dell’indagine – che permettevano alle aziende campane di acquistare la carne a prezzi fortemente ribassati. Queste società, a loro volta, non versavano le imposte dovute, contribuendo a creare un sistema di evasione diffuso e strutturato.
Le aziende coinvolte beneficiavano delle false fatturazioni per sottrarsi agli obblighi fiscali, alimentando un circuito illecito che ha generato gravi distorsioni nel mercato, penalizzando gli operatori onesti e alterando le regole della concorrenza.