Condividi:
PESCARA - Un carabiniere forestale di Pescara ha patteggiato una condanna di un anno e due mesi per "interferenze illecite nella vita privata", un reato legato all’installazione di una telecamera nascosta nel bagno delle colleghe. L’imputato, un sottufficiale esperto in informatica, aveva piazzato la telecamera Go-Pro nel bagno della caserma, puntata verso i sanitari, per riprendere immagini intime delle sue colleghe. La telecamera, trovata accesa e fissata con nastro adesivo, è stata poi riconosciuta come sua dall’imputato, che inizialmente affermò di averla portata per girare immagini istituzionali.

La vicenda è stata scoperta quando una collega ha trovato la telecamera e ha denunciato l’accaduto. Durante le indagini, l’imputato ha tentato di distruggere la scheda di memoria, motivo per cui è stato accusato anche di falsificazione e occultamento di prova. Sebbene non siano stati trovati video incriminati durante la perquisizione a casa sua, sono stati rinvenuti altri materiali utili all’indagine.

Le due colleghe danneggiate potranno agire civilmente, mentre il carabiniere è in malattia in attesa del processo presso il tribunale militare.
Tutti gli articoli