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PESCARA. Diventa sempre più concreta l’ipotesi della bravata all’origine dell’evacuazione del Liceo Marconi di Pescara, avvenuta giovedì scorso a causa di esalazioni irritanti che hanno provocato malori a una cinquantina tra studenti e insegnanti, alcuni dei quali finiti in pronto soccorso.
“Alla luce dei rilievi effettuati e dell’assenza di elementi che possano ricondurre l’episodio a cause diverse, si ipotizza che si tratti di una bravata – ha dichiarato il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis –. Auspichiamo che i responsabili vengano individuati al più presto, affinché simili episodi non si ripetano.”
Secondo quanto comunicato dalla Provincia di Pescara, proprietaria dell’edificio scolastico, i tecnici dell’Arpa Abruzzo hanno chiarito che la sostanza coinvolta era “volatile e a rapida dispersione”. Con il passare del tempo, infatti, il composto si è diffuso completamente nell’aria, rendendo impossibile il rilevamento di residui utili a identificarne la natura esatta.
Gli elementi raccolti portano a ritenere che possa essere stato spruzzato uno spray urticante al peperoncino, facilmente reperibile in commercio per la difesa personale.
“È fondamentale che tutti, in particolare i più giovani – ha aggiunto De Martinis – comprendano quanto certi gesti di leggerezza possano avere conseguenze serie, non solo per la sicurezza ma anche per la serenità dell’intera comunità scolastica. È spiacevole pensare che un atto di incoscienza possa aver causato disagio e preoccupazione tra studenti, personale e famiglie, oltre a mobilitare un complesso sistema di soccorsi. La decisione di chiudere temporaneamente la scuola per due giorni, in via precauzionale, è stata opportuna e condivisa con tutte le autorità competenti.”
La Provincia continuerà a monitorare la sicurezza dell’edificio in collaborazione con le autorità e la dirigenza del liceo. Il presidente ha inoltre espresso ringraziamento ai Vigili del Fuoco, al personale del 118, all’Arpa e alle forze dell’ordine per la rapidità e la professionalità dimostrate.
Nel frattempo, il Liceo Marconi ha riaperto oggi i battenti, mentre la Digos prosegue le indagini: sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccolte le testimonianze di studenti e docenti presenti nei momenti dell’incidente.
La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo conoscitivo, al momento senza ipotesi di reato, per effettuare una ricognizione completa delle testimonianze e dei rilievi tecnici. Non si esclude, tuttavia, che possano emergere ipotesi di reato qualora venissero accertate condotte volontarie o dolose.
“Alla luce dei rilievi effettuati e dell’assenza di elementi che possano ricondurre l’episodio a cause diverse, si ipotizza che si tratti di una bravata – ha dichiarato il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis –. Auspichiamo che i responsabili vengano individuati al più presto, affinché simili episodi non si ripetano.”
Secondo quanto comunicato dalla Provincia di Pescara, proprietaria dell’edificio scolastico, i tecnici dell’Arpa Abruzzo hanno chiarito che la sostanza coinvolta era “volatile e a rapida dispersione”. Con il passare del tempo, infatti, il composto si è diffuso completamente nell’aria, rendendo impossibile il rilevamento di residui utili a identificarne la natura esatta.
Gli elementi raccolti portano a ritenere che possa essere stato spruzzato uno spray urticante al peperoncino, facilmente reperibile in commercio per la difesa personale.
“È fondamentale che tutti, in particolare i più giovani – ha aggiunto De Martinis – comprendano quanto certi gesti di leggerezza possano avere conseguenze serie, non solo per la sicurezza ma anche per la serenità dell’intera comunità scolastica. È spiacevole pensare che un atto di incoscienza possa aver causato disagio e preoccupazione tra studenti, personale e famiglie, oltre a mobilitare un complesso sistema di soccorsi. La decisione di chiudere temporaneamente la scuola per due giorni, in via precauzionale, è stata opportuna e condivisa con tutte le autorità competenti.”
La Provincia continuerà a monitorare la sicurezza dell’edificio in collaborazione con le autorità e la dirigenza del liceo. Il presidente ha inoltre espresso ringraziamento ai Vigili del Fuoco, al personale del 118, all’Arpa e alle forze dell’ordine per la rapidità e la professionalità dimostrate.
Nel frattempo, il Liceo Marconi ha riaperto oggi i battenti, mentre la Digos prosegue le indagini: sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccolte le testimonianze di studenti e docenti presenti nei momenti dell’incidente.
La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo conoscitivo, al momento senza ipotesi di reato, per effettuare una ricognizione completa delle testimonianze e dei rilievi tecnici. Non si esclude, tuttavia, che possano emergere ipotesi di reato qualora venissero accertate condotte volontarie o dolose.