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Pescara risulta la provincia più esposta ai reati in Abruzzo secondo l’ultimo indice di criminalità diffuso da Il Sole 24 Ore. La città adriatica si colloca al 31° posto a livello nazionale, con 11.508 denunce nel 2024, pari a 3.690 crimini ogni 100mila abitanti.
Subito dopo si piazza Teramo, 53ª in Italia con 9.622 reati denunciati (3.209,5 per 100mila abitanti). Seguono Chieti, 79ª con 10.400 denunce (2.820,7 per 100mila abitanti), e L’Aquila, 86ª con 7.877 casi (2.747,7 per 100mila abitanti).
Il report si basa su dati del Ministero dell’Interno e fotografa i reati registrati e segnalati alle autorità nel corso del 2024.

Indicatori principali per provincia

Pescara

30ª per reati legati agli stupefacenti (peggioramento)

93ª per truffe e frodi informatiche (in aumento)

36ª per omicidi volontari

37ª per tentati omicidi

Teramo

5ª per reati legati a sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (miglioramento)

99ª per usura (peggioramento)

15ª per violenze sessuali

21ª per tentati omicidi

33ª per omicidi volontari

Chieti

3ª per usura (in miglioramento)

101ª per stupefacenti (peggioramento)

81ª per tentati omicidi

82ª per omicidi volontari

L’Aquila

10ª per contrabbando (miglioramento)

104ª per danneggiamenti con incendio

3ª per tentati omicidi

75ª per omicidi volontari

Scenario nazionale

La graduatoria è guidata da Milano, seguita da Firenze e Roma. In Italia i reati complessivi nel 2024 hanno raggiunto 2,38 milioni, con un incremento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. A crescere in particolare sono:

Furti (oltre 1 milione di casi, 44% del totale),

rapine (+1,8%),

stupefacenti (+3,9%),

violenze sessuali (+7,5%),

lesioni dolose (+5,8%),

danneggiamenti (+1,6%).

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