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PIANELLA – Scegliere di frequentare le scuole superiori di Penne invece che quelle di Pescara comporta per gli studenti di Pianella un aumento dell’abbonamento annuale di oltre 170 euro. Una disparità che Roberto Ettorre, segretario provinciale di Sinistra Italiana Pescara, definisce “ingiusta e inaccettabile”, parlando apertamente di una violazione del diritto allo studio.

Il caso è stato sollevato dalla Filt Cgil, che ha denunciato le “tariffe fortemente sproporzionate” applicate da TUA. Secondo i dati, l’abbonamento per la tratta Pianella–Penne costa 476,30 euro l’anno, mentre quello per Pianella–Pescara si ferma a 310,20 euro, nonostante il chilometraggio sia praticamente identico.

“Una differenza inspiegabile – sottolinea Ettorre – che rischia di compromettere il lavoro delle dirigenti scolastiche di Penne, impegnate da anni con serietà nel promuovere gli istituti vestini e nel contrastare il calo delle iscrizioni. Questo sistema tariffario finisce per scoraggiare le famiglie e depotenziare ogni sforzo di valorizzazione del territorio”.

Per il segretario di Sinistra Italiana, la responsabilità è da ricercare nelle scelte della Regione Abruzzo: “La delibera 374 del 2024 della Giunta Marsilio ha generato aumenti pesanti, con rincari fino al 40% sulla tratta Penne–Pescara. A questi si aggiungono gli adeguamenti inflattivi del 2025 applicati da TUA, che hanno comportato ulteriori incrementi di circa il 10% sugli abbonamenti urbani ed extraurbani. Un peso economico che grava direttamente su studenti, lavoratori e famiglie”.

Le conseguenze sociali, secondo Ettorre, sono evidenti: “Consumatori e sindacati denunciano da tempo l’aggravarsi delle disuguaglianze. Aumentare il costo dei trasporti significa limitare la mobilità, colpire soprattutto chi vive nelle aree interne e rendere più difficile l’accesso all’istruzione”.

Da qui l’appello alla Regione: “Serve un intervento immediato per eliminare queste discriminazioni tariffarie. È giusta la richiesta della Filt Cgil di introdurre agevolazioni per gli studenti. Occorre puntare su un biglietto unico regionale, potenziare le corse e costruire un sistema fondato sull’equità”.

Sinistra Italiana ribadisce la propria linea storica: “Il trasporto pubblico deve essere un servizio accessibile e sostenibile, con l’obiettivo della gratuità per studenti e fasce più fragili. Non può essere considerato una fonte di profitto, ma uno strumento fondamentale per garantire pari opportunità, diritto allo studio e coesione sociale”.

“Chiediamo alla Regione Abruzzo – conclude Ettorre – di intervenire subito per correggere uno squilibrio che penalizza Pianella, Penne e tutto il territorio vestino. Non si può parlare di rilancio delle aree interne e contemporaneamente aumentare i costi per chi decide di restarvi e studiarvi”.

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