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PESCARA - Il progetto del nuovo canile intercomunale, che avrebbe dovuto sorgere a Spoltore grazie a un finanziamento ministeriale, rischia di arenarsi definitivamente. La notizia del mancato arrivo dei fondi statali – quasi mezzo milione di euro già destinati all’opera – ha scatenato un duro scontro politico a Palazzo di Città.
L’opposizione punta il dito contro la Giunta guidata dal sindaco Carlo Masci. Secondo i consiglieri, l’Amministrazione avrebbe agito senza garanzie, arrivando perfino a spendere oltre 45mila euro per l’acquisto di un terreno destinato all’opera. “Una gestione disastrosa – afferma l’ex parlamentare e consigliere comunale Carlo Costantini – se il Comune fosse un’azienda, sarebbe già fallita per l’ennesima brutta figura”.
Dura anche la posizione del Movimento 5 Stelle. Paolo Sola annuncia la richiesta di un Consiglio comunale straordinario aperto ai cittadini: “Avevamo più volte segnalato che il finanziamento rischiava di sfumare, visto l’eccessivo tempo trascorso senza avviare i lavori. Oggi le nostre preoccupazioni trovano conferma: il Ministero ha chiuso la partita e ora non sappiamo come garantire una nuova struttura, proprio mentre il canile di via Raiale è stato dismesso”.
Anche dal Partito Democratico arriva un attacco frontale. Il capogruppo Piero Giampietro ricorda come l’intera vicenda sia iniziata con lo sgombero della struttura storica di via Raiale: “Da allora nulla è stato fatto di concreto. Ora ci troviamo in emergenza e temiamo che qualcuno scarichi la responsabilità sugli uffici comunali, quando invece le scelte sono tutte politiche”.
Con il vecchio canile chiuso e quello nuovo fermo al palo, resta l’incognita sul futuro dei cani randagi e sulle risorse che il Comune dovrà reperire per non lasciare la città priva di un servizio essenziale.
L’opposizione punta il dito contro la Giunta guidata dal sindaco Carlo Masci. Secondo i consiglieri, l’Amministrazione avrebbe agito senza garanzie, arrivando perfino a spendere oltre 45mila euro per l’acquisto di un terreno destinato all’opera. “Una gestione disastrosa – afferma l’ex parlamentare e consigliere comunale Carlo Costantini – se il Comune fosse un’azienda, sarebbe già fallita per l’ennesima brutta figura”.
Dura anche la posizione del Movimento 5 Stelle. Paolo Sola annuncia la richiesta di un Consiglio comunale straordinario aperto ai cittadini: “Avevamo più volte segnalato che il finanziamento rischiava di sfumare, visto l’eccessivo tempo trascorso senza avviare i lavori. Oggi le nostre preoccupazioni trovano conferma: il Ministero ha chiuso la partita e ora non sappiamo come garantire una nuova struttura, proprio mentre il canile di via Raiale è stato dismesso”.
Anche dal Partito Democratico arriva un attacco frontale. Il capogruppo Piero Giampietro ricorda come l’intera vicenda sia iniziata con lo sgombero della struttura storica di via Raiale: “Da allora nulla è stato fatto di concreto. Ora ci troviamo in emergenza e temiamo che qualcuno scarichi la responsabilità sugli uffici comunali, quando invece le scelte sono tutte politiche”.
Con il vecchio canile chiuso e quello nuovo fermo al palo, resta l’incognita sul futuro dei cani randagi e sulle risorse che il Comune dovrà reperire per non lasciare la città priva di un servizio essenziale.