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MONTESILVANO – Hanno firmato un contratto di affitto e versato 2.800 euro, ma al momento di entrare in casa il proprietario è sparito nel nulla. È l’incubo vissuto da una badante romena in Italia da 18 anni, e da suo marito teatino, rimasti senza l’abitazione che avrebbero dovuto occupare proprio ieri. E non sono le uniche vittime della vicenda.
Il presunto locatore, infatti, non era il vero padrone di casa: aveva affittato l’appartamento tramite Booking, approfittandone per fare un duplicato delle chiavi a insaputa del proprietario.
La ricerca li porta a un appartamento in via Lago di Bracciano. Dopo alcuni tentativi, il finto proprietario richiama la donna, inviandole anche un video della casa.
Convinti, i due decidono di firmare il contratto. L’incontro avviene in un bar: il truffatore chiede quattro mensilità (tre come caparra e una come anticipo), rifiuta i contanti e si fa fare un bonifico. L’ingresso è fissato per il 20 settembre. Ma da allora il telefono dell’uomo risulta irraggiungibile.
Insospettita, la figlia della donna si mette a cercare l’immobile online e lo trova tra gli annunci di affitti brevi. Contattato il numero, risponde il vero proprietario, totalmente ignaro della truffa.
Incrociando i dettagli, emerge che il falso locatore era già stato nell’appartamento in estate, affittandolo per una notte e restituendo le chiavi apparentemente senza problemi. Solo dopo il padrone di casa ricorda che il portachiavi era stato manomesso, probabilmente per fare un duplicato.
La coppia e il proprietario hanno sporto denuncia ai carabinieri di Montesilvano. 

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