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Pescara (3-4-2-1): Desplanches; Corbo, Brosco, Pellacani; Oliveri, Corazza, Dagasso, Squizzato; Olzer, Valzania; Di Nardo.
A disposizione: Saio, Profeta, Letizia, Capellini, Giannini, Gravillon, Brandes, Meazzi, Graziani, Berardi, Merola, Cangiano, Okwonkwo, Sgarbi, Vinciguerra.
Allenatore: Vivarini
Sud Tirol (3-5-2): Adamonis; El Kaouakibi, Pietrangeli, Kofler; Molina, Zedadka, Tronchin, Mallamo, Martini; Odogwu, Merkaj.
A disposizione: Poluzzi, Italeng, Davi, Pecorino, Coulibaly, Tait, Brik.
Allenatore: Castori
Reti: 66’ Coulibaly (ST), 95’ Meazzi (PE)
Arbitro: Luca Massimi di Termoli
La partita
Prestazione sottotono del Pescara nel turno infrasettimanale, con un pareggio acciuffato solo nei minuti di recupero all’Adriatico contro il Sud Tirol.
Il primo pericolo arriva al 18’ con Desplanches bravo a respingere il destro al volo di Molina. Il resto del primo tempo scivola via senza emozioni.
Nella ripresa gli ospiti sono più incisivi: al 52’ Odogwu inventa di tacco per Merkaj, ma Desplanches salva ancora. Al 65’ Letizia spreca in contropiede l’occasione del vantaggio pescarese, e un minuto dopo arriva la beffa: ripartenza fulminea del Sud Tirol e Coulibaly, appena entrato, castiga l’ex compagni con l’1-0.
Gli altoatesini sfiorano subito il raddoppio con Italeng che centra il palo, mentre il Pescara prova a reagire con Valzania (76’), il cui sinistro termina largo. Vivarini getta nella mischia forze fresche, ma l’attacco resta sterile.
Allo scadere Adamonis combina un pasticcio su un cross dalla destra, ma nessun biancazzurro riesce ad approfittarne. Sul corner seguente Letizia prova di testa, ma Davi salva. Proprio quando il ko sembra inevitabile, al 95’ ci pensa Meazzi: serpentina dalla sinistra, dribbling a ripetizione e conclusione vincente per il gol del definitivo 1-1.
Un punto che sa di liberazione più che di soddisfazione. Il Delfino ha mostrato poca lucidità e organizzazione, rischiando di pagare caro gli errori sotto porta. Il pari in extremis mantiene in vita la squadra, ma contro la Sampdoria domenica servirà ben altro per non perdere terreno in classifica e tenere accesa la passione del pubblico.
A disposizione: Saio, Profeta, Letizia, Capellini, Giannini, Gravillon, Brandes, Meazzi, Graziani, Berardi, Merola, Cangiano, Okwonkwo, Sgarbi, Vinciguerra.
Allenatore: Vivarini
Sud Tirol (3-5-2): Adamonis; El Kaouakibi, Pietrangeli, Kofler; Molina, Zedadka, Tronchin, Mallamo, Martini; Odogwu, Merkaj.
A disposizione: Poluzzi, Italeng, Davi, Pecorino, Coulibaly, Tait, Brik.
Allenatore: Castori
Reti: 66’ Coulibaly (ST), 95’ Meazzi (PE)
Arbitro: Luca Massimi di Termoli
La partita
Prestazione sottotono del Pescara nel turno infrasettimanale, con un pareggio acciuffato solo nei minuti di recupero all’Adriatico contro il Sud Tirol.
Il primo pericolo arriva al 18’ con Desplanches bravo a respingere il destro al volo di Molina. Il resto del primo tempo scivola via senza emozioni.
Nella ripresa gli ospiti sono più incisivi: al 52’ Odogwu inventa di tacco per Merkaj, ma Desplanches salva ancora. Al 65’ Letizia spreca in contropiede l’occasione del vantaggio pescarese, e un minuto dopo arriva la beffa: ripartenza fulminea del Sud Tirol e Coulibaly, appena entrato, castiga l’ex compagni con l’1-0.
Gli altoatesini sfiorano subito il raddoppio con Italeng che centra il palo, mentre il Pescara prova a reagire con Valzania (76’), il cui sinistro termina largo. Vivarini getta nella mischia forze fresche, ma l’attacco resta sterile.
Allo scadere Adamonis combina un pasticcio su un cross dalla destra, ma nessun biancazzurro riesce ad approfittarne. Sul corner seguente Letizia prova di testa, ma Davi salva. Proprio quando il ko sembra inevitabile, al 95’ ci pensa Meazzi: serpentina dalla sinistra, dribbling a ripetizione e conclusione vincente per il gol del definitivo 1-1.
Un punto che sa di liberazione più che di soddisfazione. Il Delfino ha mostrato poca lucidità e organizzazione, rischiando di pagare caro gli errori sotto porta. Il pari in extremis mantiene in vita la squadra, ma contro la Sampdoria domenica servirà ben altro per non perdere terreno in classifica e tenere accesa la passione del pubblico.