Condividi:
Torna sotto i riflettori la questione degli abbattimenti degli alberi nei parchi cittadini. La Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara, riunita questa mattina, ha nuovamente analizzato il tema dopo i recenti tagli avvenuti nell’ex Caserma Di Cocco ad agosto, che avevano scatenato le proteste delle associazioni ambientaliste.
“Dai documenti acquisiti e dal confronto con Pescara Multiservice – spiega il presidente della Commissione, Paolo Sola (M5S) – emerge chiaramente che la società in house agisce nei limiti del contratto del 2022: i controlli sugli alberi vengono eseguiti solo tramite valutazioni visive, senza l’uso di strumenti diagnostici o analisi approfondite, come invece sarebbe opportuno fare”.
Secondo Sola, questo metodo riduttivo si traduce in una gestione del verde “sbrigativa e priva di programmazione”, poiché le segnalazioni di presunta pericolosità vengono girate al Servizio Verde comunale che dispone gli abbattimenti “senza ulteriori verifiche tecniche”.
“Il problema – continua Sola – è che il Comune si limita ad accettare controlli sommari, senza pianificare manutenzioni preventive o monitoraggi strumentali. È una scelta che espone la città alla perdita del suo patrimonio arboreo, senza alcuna visione ambientale o scientifica”.
Il presidente della Commissione cita anche il caso di via Italica, dove la Provincia avrebbe ordinato l’abbattimento di sei pini storici sulla base di valutazioni poi rivelatesi infondate. “Episodi come questo – sottolinea – dimostrano che l’approccio adottato non tutela né la sicurezza né l’ambiente, ma alimenta soltanto l’idea di una gestione approssimativa del verde pubblico”.
“Nei prossimi giorni – conclude Sola – convocheremo nuovamente l’ufficio competente, oggi assente in Commissione. I cittadini di Pescara hanno diritto a sapere chi decide, con quali criteri e su quali basi tecniche si compromette il verde urbano”.
“Dai documenti acquisiti e dal confronto con Pescara Multiservice – spiega il presidente della Commissione, Paolo Sola (M5S) – emerge chiaramente che la società in house agisce nei limiti del contratto del 2022: i controlli sugli alberi vengono eseguiti solo tramite valutazioni visive, senza l’uso di strumenti diagnostici o analisi approfondite, come invece sarebbe opportuno fare”.
Secondo Sola, questo metodo riduttivo si traduce in una gestione del verde “sbrigativa e priva di programmazione”, poiché le segnalazioni di presunta pericolosità vengono girate al Servizio Verde comunale che dispone gli abbattimenti “senza ulteriori verifiche tecniche”.
“Il problema – continua Sola – è che il Comune si limita ad accettare controlli sommari, senza pianificare manutenzioni preventive o monitoraggi strumentali. È una scelta che espone la città alla perdita del suo patrimonio arboreo, senza alcuna visione ambientale o scientifica”.
Il presidente della Commissione cita anche il caso di via Italica, dove la Provincia avrebbe ordinato l’abbattimento di sei pini storici sulla base di valutazioni poi rivelatesi infondate. “Episodi come questo – sottolinea – dimostrano che l’approccio adottato non tutela né la sicurezza né l’ambiente, ma alimenta soltanto l’idea di una gestione approssimativa del verde pubblico”.
“Nei prossimi giorni – conclude Sola – convocheremo nuovamente l’ufficio competente, oggi assente in Commissione. I cittadini di Pescara hanno diritto a sapere chi decide, con quali criteri e su quali basi tecniche si compromette il verde urbano”.