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PESCARA – Non solo ami e reti, ma guadini e guanti per “pescare” rifiuti: anche quest’anno il mare di Pescara si è trasformato in teatro di una gara speciale, dove vincere significa restituire respiro al pianeta.
La terza edizione della Gara di pesca alla plastica, promossa da Assonautica Pescara Chieti e dallo Sportello del Mare in collaborazione con il porto turistico Marina di Pescara, ha portato a riva oltre 50 chilogrammi di rifiuti, tra bottiglie, polistirolo, stoviglie monouso e persino una boa di 15 chili.
Circa trenta imbarcazioni, tra barche a vela, motoscafi e gommoni, con equipaggi formati da adulti e bambini, hanno solcato le acque del fiume e del mare del capoluogo adriatico alla ricerca dei “trofei” più indesiderati: i rifiuti dispersi.
Diciassette equipaggi sono riusciti a riportare a terra materiale raccolto, in un clima di collaborazione e divertimento.
A distinguersi è stato Alessandro Cinalli, che a bordo della sua Niuks ha recuperato la boa gigante, aggiudicandosi simbolicamente il primo posto. Ma la vera vittoria è stata collettiva: il trofeo è finito nelle mani del piccolo Tommaso D’Alessandro, 4 anni, il più giovane partecipante, come gesto di speranza e continuità per le nuove generazioni.
La manifestazione, patrocinata da Regione Abruzzo, Comune di Pescara, Camera di Commercio Chieti-Pescara, Guardia Costiera, Fondazione Pescarabruzzo, Assonautica Italiana, FIV IX Zona e ISPRA, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento EMD – European Maritime Day 2025 della Commissione Europea, che ne ha premiato il valore ambientale e comunitario.
Alla premiazione hanno preso parte numerose realtà ambientaliste e istituzionali: Legambiente, WWF Chieti-Pescara, Marevivo, Centro Studi Cetacei, oltre ai circoli nautici cittadini. Presenti anche Gianni Taucci, presidente del Marina di Pescara, Francesco Di Filippo di Assonautica Pescara Chieti, il capitano di fregata Saverio Capezzera, l’assessore comunale Patrizia Martelli e Alessandra Berghella per la FIV.
«Ogni anno vediamo famiglie intere scendere in acqua per dare un segnale concreto: la tutela del mare passa anche dai piccoli gesti», ha commentato Di Filippo. «Abbiamo raccolto meno rifiuti rispetto allo scorso anno, e questa è una buona notizia. Il nostro obiettivo è semplice: arrivare al giorno in cui nessuno troverà più nulla da raccogliere».
L’edizione 2025, ribattezzata “double week edition” per i due rinvii dovuti al maltempo, ha permesso agli equipaggi di continuare la raccolta per due settimane, rendendo l’iniziativa ancora più partecipata e diffusa.
Un segno che la cura del mare non è una gara, ma una missione condivisa — e che, a Pescara, ha trovato tanti “pescatori di futuro”.