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PESCARA – La Polizia di Stato ha arrestato una coppia di coniugi di origini straniere, lui 51 anni e lei 49, entrambi residenti a Pescara, accusati di traffico di stupefacenti e detenzione di armi clandestine. L’operazione è l’epilogo di un’indagine complessa condotta dalla Squadra Mobile, partita da un sequestro avvenuto a metà ottobre.
Nella notte tra il 14 e il 15 ottobre, infatti, gli agenti avevano fatto irruzione nell’abitazione di un pescarese incensurato, dove erano stati rinvenuti 1,4 chilogrammi di cocaina, hashish, marijuana, due pistole calibro 9x21 con matricola abrasa, 258 munizioni, gioielli in oro per oltre mezzo chilo, tre orologi di lusso e 29 mila euro in contanti. Tutto il materiale era stato posto sotto sequestro, convalidato successivamente dal GIP.
Durante l’ispezione, i poliziotti avevano però trovato anche passaporti e documenti intestati a due persone estranee all’indagato: i coniugi che abitavano nell’appartamento accanto. Da quel dettaglio è emerso un sospetto decisivo: la coppia avrebbe utilizzato l’abitazione del vicino come deposito “pulito” per nascondere droga, armi e denaro, sfruttando l’apparente normalità dell’inquilino.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Pescara, hanno confermato il legame tra i coniugi e il materiale sequestrato. In quei giorni i due si trovavano all’estero, ma la gravità del quadro probatorio e il rischio concreto di fuga hanno spinto il GIP ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’uomo, già con un passato criminale pesante, è stato rintracciato e arrestato dalla Squadra Mobile. Su di lui pendeva anche un ordine di carcerazione per scontare 4 anni e 1 mese di reclusione, pena residua di una condanna definitiva per tentato omicidio commesso nel 2018.
La donna è stata fermata poche ore dopo. Entrambi si trovano ora in carcere, mentre proseguono le indagini per ricostruire la rete di traffici e complicità attorno alla coppia.
Nella notte tra il 14 e il 15 ottobre, infatti, gli agenti avevano fatto irruzione nell’abitazione di un pescarese incensurato, dove erano stati rinvenuti 1,4 chilogrammi di cocaina, hashish, marijuana, due pistole calibro 9x21 con matricola abrasa, 258 munizioni, gioielli in oro per oltre mezzo chilo, tre orologi di lusso e 29 mila euro in contanti. Tutto il materiale era stato posto sotto sequestro, convalidato successivamente dal GIP.
Durante l’ispezione, i poliziotti avevano però trovato anche passaporti e documenti intestati a due persone estranee all’indagato: i coniugi che abitavano nell’appartamento accanto. Da quel dettaglio è emerso un sospetto decisivo: la coppia avrebbe utilizzato l’abitazione del vicino come deposito “pulito” per nascondere droga, armi e denaro, sfruttando l’apparente normalità dell’inquilino.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Pescara, hanno confermato il legame tra i coniugi e il materiale sequestrato. In quei giorni i due si trovavano all’estero, ma la gravità del quadro probatorio e il rischio concreto di fuga hanno spinto il GIP ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’uomo, già con un passato criminale pesante, è stato rintracciato e arrestato dalla Squadra Mobile. Su di lui pendeva anche un ordine di carcerazione per scontare 4 anni e 1 mese di reclusione, pena residua di una condanna definitiva per tentato omicidio commesso nel 2018.
La donna è stata fermata poche ore dopo. Entrambi si trovano ora in carcere, mentre proseguono le indagini per ricostruire la rete di traffici e complicità attorno alla coppia.