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Una serata di divertimento si è trasformata in attimi di puro terrore nel cuore della movida pescarese. Verso le 23, in pieno affollamento del sabato sera, due individui a bordo di un maxi-scooter hanno fatto irruzione a gran velocità nelle vie strette di Pescara Vecchia, seminando il panico tra giovani e famiglie presenti. Il mezzo avrebbe sfrecciato da piazza Garibaldi rischiando di travolgere più persone, compresi alcuni bambini.

Mentre la moto avanzava nel caos generale, secondo le prime informazioni sarebbero stati uditi degli spari, verosimilmente esplosi in aria o comunque non diretti verso la folla. Un gesto che ha scatenato urla e fuggi-fuggi tra chi stava trascorrendo la serata nei locali della zona. I due hanno poi proseguito in direzione piazza Unione, percorrendo una rotatoria contromano prima di dileguarsi sull’Asse Attrezzato. Fortunatamente non risultano feriti; i colpi sarebbero stati esplosi con una pistola a salve, ma il panico è stato reale.

Le forze dell’ordine sono giunte rapidamente sul posto, transennando l’area e recuperando alcuni bossoli. Le immagini di videosorveglianza e le testimonianze raccolte potrebbero consentire agli investigatori di identificare i responsabili.

L’episodio alimenta un clima di preoccupazione crescente: si tratta del terzo caso in un anno in cui un’arma – vera o a salve – viene utilizzata in zone frequentate, ancora una volta senza alcun riguardo per la sicurezza dei cittadini. Si ipotizza che l’azione possa essere collegata a tensioni avvenute la sera precedente nello stesso quartiere, forse come gesto intimidatorio.

Intanto il tema della sicurezza torna prepotentemente al centro del dibattito politico cittadino. Il Movimento 5 Stelle, con il capogruppo Paolo Sola, ha annunciato un’interrogazione urgente in Consiglio comunale per chiedere misure concrete a tutela dell’area e un piano organico di riqualificazione. L’obiettivo, sottolinea Sola, è affrontare non solo l’emergenza, ma il disagio strutturale di un quartiere che da tempo lamenta risse, vandalismi, rumori notturni e traffici sospetti.

La richiesta è chiara: più controlli, ma anche interventi ambientali e sociali per restituire vivibilità e sicurezza a una zona simbolo della vita notturna pescarese, troppo spesso lasciata al degrado e all’autogestione.

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