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Pescara (3-4-3): Desplanches; Gravillon, Brosco, Letizia; Corazza, Valzania, Meazzi, Faraoni; Tonin, Tsadjout, Di Nardo.
A disposizione: Saio, Capellini, Corbo, Brandes, Graziani, Caligara, Berardi, Cangiano, Okwonkwo, L. Sgarbi, Olzer, Vinciguerra.
Allenatore: Gorgone.

Padova (3-5-2): Sorrentino; Faedo, F. Sgarbi, Perrotta; Ghiglione, Capelli, Harder, Fusi, Barreca; Buonaiuto, Bortolussi.
A disposizione: Mouquet, Fortin, Belli, Boi, Villa, Favale, Baselli, Gomez, Buonaiuto.
Allenatore: Andreoletti.

Rete: 56’ Faedo
Arbitro: Livio Marinelli di Tivoli

La partita

Alla sua seconda uscita sulla panchina biancazzurra, Gorgone sorprende tutti ridisegnando il Pescara con un tridente inedito composto da Di Nardo, Tsadjout e Tonin, e affidando a Meazzi la prima da titolare. La scelta, però, non produce l’effetto sperato.
È il Padova a rendersi pericoloso nei primi minuti, con due tentativi di Bortolussi controllati senza affanni da Desplanches. Al 22’, però, il portiere del Pescara deve superarsi su Harder, che calcia da distanza ravvicinata trovando una risposta straordinaria.
Il Delfino fatica a dare continuità alla manovra, ma allo scadere del primo tempo illude il pubblico: Meazzi si tuffa di testa e insacca, ma il VAR annulla per fuorigioco di Tsadjout, rendendo vano il potenziale vantaggio.

Il gol che decide la gara

La ripresa si apre con due piazzati biancazzurri, ma al 56’ è il Padova a colpire. In un’azione caotica: palo di Seghetti, tap-in ravvicinato di Harder respinto da Desplanches, infine Faedo, dal limite, trova il varco e piega le mani del portiere siglando lo 0-1.
Gorgone corre ai ripari con Olzer, Cangiano e Okwonkwo. L’occasione più nitida arriva al 72’, quando Faraoni esplode un destro al volo che Sorrentino vola a deviare con un intervento prodigioso.
Il match si accende: al 74’ Desplanches salva su Buonaiuto in contropiede, e al 76’ Olzer sfiora il pari con un mancino a giro che esce di un soffio. Nel finale entrano anche Capellini e Caligara, decisivo all’84’ nel togliere dai piedi di Buonaiuto il pallone del possibile raddoppio padovano.

Il Pescara prova il tutto per tutto: all’86’ Cangiano costringe Sorrentino all’ennesima parata in tuffo, all’88’ Di Nardo gira dal limite ma la palla si impenna, nel recupero anche Brosco sfiora il gol con una volée smanacciata sopra la traversa dal portiere biancoscudato.
Nonostante il forte forcing finale, il risultato non cambia. Il Pescara incassa un’altra sconfitta e prosegue una crisi che nemmeno l’avvento di Gorgone sembra, al momento, riuscire a invertire. Le sue scelte coraggiose non bastano, e il Padova, più cinico e solido, porta a casa tre punti pesanti.

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